Dall’intuizione di utilizzare come protagonista un materiale non
convenzionale e da un processo produttivo ancestrale nasce
JUNO, design minimale dal grande impatto estetico. Il progetto
è stato realizzato dal designer Alessandro Dubini in sinergia con
Mandelli1953: il concept è nato dal desiderio di utilizzare come
protagonista un materiale non convenzionale per realizzare maniglie.
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Il processo produttivo richiama l’antica tecnica di forgiatura con stampi e fusione di un corpo solido: la maniglia
Juno, il cui nome è ispirato alla parola “luna” e a Giunone – divinità della mitologia romana legata al ciclo lunare
– e forse anche all’aspetto della superficie della luna che ricorda l’effetto di questa maniglia, è stata realizzata
mediante colata di cemento liquido in stampi di acciaio. Il risultato finale estetico è di grande impatto visivo,
ma allo stesso tempo il design risulta molto pulito e minimal. La matericità del cemento è mediata dal trattamento
con nanotecnologie che lo rende omogeneo alla vista e al tatto.
Anche il cemento può essere colorato con pigmentazioni che in questo caso richiamano i colori delicati della natura, dai toni dei grigi a quelli della sabbia, fino al rosa cipria: Ash, Graphite, Dove, Sand, Blush le possibilità di Juno.
L’autorevole riconoscimento, assegnato dal Chicago Athenaeum Museum of Architecture and Design e promosso dall’European Centre for Architecture Art Design and Urban Studies, vien conferito ai prodotti più innovativi che si sono distinti per funzionalità, ricerca del concept, materiale utilizzato, sostenibilità e naturalmente estetica. Proprio come Juno, esposta in modo permanente all’interno del Chicago Athenaeum.
Irripetibile gioco di luci e ombre
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Marcello Morandini per Mandelli 1953
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